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29 Settembre, Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari.

  • coreysquarzoni
  • 29 set 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 29 set 2021

Il 29 settembre in tutto il mondo si celebra l’International Day of Awareness on Food Loss and Waste, ovvero la giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari.

Questa giornata, arrivata alla sua seconda “edizione”, è stata istituita dalla FAO e dall’ONU per richiamare l’attenzione a soggetti sia pubblici che privati riguardo la riduzione dello spreco e della perdita di cibo in tutto il mondo.



"Siamo felici che le Nazioni Unite abbiano deciso di dedicare una Giornata internazionale al tema delle perdite e degli sprechi alimentari, che impattano a tutti i livelli: l'occasione di riscatto per imprimere alla nostra società un modello di sviluppo più sostenibile e circolare"

Andrea Segrè (professore di politica agraria all'università di Bologna, fondatore di Last Minute Market e ideatore della campagna Zero Spreco)



Ma perché un’attenzione così concentrata su spreco e perdita alimentare?


La riduzione dello spreco e della perdita alimentare porterebbe solo benefici all’essere umano, alla terra e all’economia. Un’attenzione e consapevolezza maggiore sullo spreco alimentare permetterebbe di:

  • ridurre le emissioni di gas serra;

  • sfruttare in maniera nettamente inferiore le risorse vitali come quelle idriche;

  • sprecare meno risorse non rinnovabili del nostro pianeta terra;

  • avere una crescita economica;

  • diminuire l'inquinamento di acqua, suolo e altre risorse.


Spreco e perdita alimentare, c’è differenza?


Quando si parla di cibo sprecato, si distingue tra perdita alimentare (Food Losses) e spreco alimentare (Food Waste).

Per perdita alimentare (Food Losses) si riferisce alla quantità di qualsiasi cibo e/o alimento prodotto per il consumo umano che viene perso lungo la filiera alimentare (produzione, raccolta, post-raccolta, lavorazione) per diverse ragioni e non viene utilizzato in nessun altro processo produttivo.

Quando si parla si spreco alimentare (Food Waste) si riferisce al cibo che viene scartato o gettato durante la fase di vendita e di consumo (ristorazione, consumo domestico).

In seguito un'immagine della FAO per comprendere al meglio la differenza.



Qualche dato sullo spreco alimentare


Si stima che ogni anno circa un terzo del cibo prodotto per consumo umano in tutto il mondo venga sprecato, senza neanche raggiungere la nostra tavola. Un terzo che corrisponde a 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Questo spreco emette nell’atmosfera 4,4 miliardi di tonnellate di CO2 e consumano 170 miliardi di metri cubi d’acqua.

In italia questo spreco corrisponde a 529,3 gr a settimana per persona*, praticamente più di mezzo chilo di cibo che viene buttato a settimana nelle nostre case pro capite. Uno spreco che può arrivare a costare fino a 5 Euro a settimana a persona!

Riassumendo, un italiano può arrivare a gettare nella spazzatura 25 Kg di cibo e 250 Euro all’anno.

Ma cosa si spreca? Nelle case italiane si spreca più Frutta (37%), seguita dalle verdure (28%), Tuberi (25%), Insalata (21%) e Pane (21%).*

Solo 1 italiano su 3 (34%) chiede al ristorante la “doggy-bag” per portare a casa il cibo che non è riuscito a consumare durante il pasto.

Secondo la Coldiretti 1 italiano su 2 (il 54% ca.) ha diminuito o adottato strategie per evitare o riutilizzare gli sprechi in cucina durante l’anno della pandemia Covid (2020).


Ma perché in Italia si spreca cibo?

  • Scarso valore associato dai consumatori al cibo;

  • Preferenza per alcune parti degli alimenti, che conduce a sprecarne altre;

  • Mancata pianificazione degli acquisti;

  • Mancato consumo degli avanzi;

  • Acquisti eccessivi in base alle proprie necessità;

  • Scarsa conoscenza di ciò che si acquista;

  • Conservazione e imballaggio inadeguati nell'ambiente domestico;

  • Confusione sulle indicazioni in etichetta “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumarsi entro”.





Qualche consiglio per migliorare nel nostro piccolo.


  • Non lasciarti tentare dalle offerte, molto spesso il cibo acquistato grazie alle offerte (3x2, 2x1, confezioni XXL, ecc.) finisce nella spazzatura perché non si riesce a consumare;

  • Controlla sempre la data di scadenza dei prodotti che acquisti;

  • Impara la differenza tra “consumare entro” e “consumare preferibilmente entro”;

  • Cerca di acquistare i prodotti freschi con più frequenza, così riuscirai a consumarli prima del loro deterioramento;

  • Il cibo avanzato durante i pasti portalo a lavoro il giorno successivo. Nella maggior parte dei casi il cibo avanzato e riposto in frigo viene dimenticato e poi buttato;

  • Chiedi la “doggy-bag” quando avanzi cibo al ristorante;

  • Quando riponi la spesa in frigo o dispensa, porta avanti i prodotti che scadono prima, segui il “first in, first out!”.




*Dati e studi di: Waste Watcher International Observatory-Università di Bologna-Last Minute Market su dati IPSOS
Immagini www.fao.org 


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